di e con Alberto Nicolino
e con Matilde Politi
Pitrè è stato uno dei più grandi intellettuali siciliani: medico, studioso delle tradizioni popolari, autore, politico.
Il figlio di una modesta famiglia di marinai del quartiere Borgo di Palermo che riesce a diventare medico e che arriverà a scambiare qualcosa come come 7000 lettere con intellettuali e studiosi sparsi in tutta Italia ed Europa.
La sua raccolta di fiabe è definita oggi da Jack Zipes, uno dei massimi studiosi di fiabe al mondo, come “nel suo insieme più importante di quella dei fratelli Grimm”.
Una serie poderosa di opere che testimoniano di un viaggio appassionante durato tutta la vita. Il frutto, come amava dire Pitrè stesso, di una intensa collaborazione tra lui e il popolo siciliano. Ma il suo rapporto con le tradizioni popolari e l’enorme contributo alla definizione di ciò che è cultura e modo di essere siciliani sono anche controversi; in esso ci sono luci ed ombre.