A metà ‘800 nasce a Palermo, da famiglia umile, un bambino che diventerà una delle figure più importanti nella storia culturale della Sicilia.
Si chiama Giuseppe Pitrè. La sua passione sono le tradizioni popolari. Le raccoglie, le organizza e commenta. Realizza nell’arco di una vita una biblioteca ineguagliabile.
Lo spettacolo narra storie appassionanti e sconosciute ai più: la vita di un intellettuale sempre a stretto contatto col proprio tempo, ma anche le fiabe, i canti, le usanze, il modo in cui li ha raccolti, il rapporto col proprio “popolo”. Senza porre il personaggio sopra un piedistallo per venerarlo, anzi provando a metterlo in discussione.
Narrare Pitrè per farlo uscire dalle biblioteche e fargli prendere un po’ d’aria! Per tornare ad attingere in modo nuovo ad un patrimonio unico.
Progetto e regia: Alberto Nicolino
Con: Alberto Nicolino e Matilde Politi
Scene e costumi: Giuliana Di Gregorio
luci: Claudia Borgi
produzione: Teatro Biondo